Una delle definizioni di Shiatsu è il “cuore nelle mani” e racchiude tutti quegli aspetti legati all’insieme delle emozioni, sensazioni che si creano grazie al contatto tra operatore e ricevente.

Quello che, a mio avviso, si delinea già dai primi trattamenti è il sostegno reciproco . Nel trattamento, che viene svolto a terra su un futon, Ukè sorregge Torì. Le posizioni prona o supina o laterale, nelle quali ti verrà richiesto di posizionarti, fanno sì che io possa essere sempre perpendicolare ai punti del meridiano da trattare ed assuma delle posizioni che mi permettano di portare pressione sui punti non utilizzando la mia forza ma il mio peso, riuscendo in questo modo anche a dosarlo. Un tuo minino spostamento, quindi, potrebbe far si che io perda l’equilibrio. Questa collaborazione crea e infonde fiducia, fiducia di essere sostenuti e che si può, a propria volta, sostenere.

Non vi è una figura che prevale sull’altra ma si coopera insieme per il raggiungimento dell’obiettivo comune: creare, il più delle volte ritrovare, equilibrio.

Questo rapporto di dare e ricevere, che perdura per tutta l’esecuzione del trattamento, è come una sorta di armonica danza contribuendo anche al rilassamento muscolare e una respirazione più profonda, diaframmatica.

Ci si affida l’uno all’altro per tutta l’esecuzione del trattamento: stimolando alcuni punti del meridiano, ascolterò la risposta allo stimolo, seguendola e favorendola.

Il contatto che riceverai  durante un trattamento è fatto dalla pressione palmare o con i pollici e dal alcuni movimenti di stiramento e rotazioni  che racchiudono anche una volontà di sostegno e di affidamento e di riequilibrio. Durante tutto il trattamento avrai  sempre la sensazione di non essere mai da lasciato da solo perché si manterrà sempre un contatto sia mentre si esegue il trattamento che quando ti verrà richiesto di cambiare posizione per poi proseguire.

Un vortice che non termina con il trattamento ma che crea un giovamento fisico – mentale  che ti accompagnerà anche nei giorni successivi perché il contatto creerà in te maggiore consapevolezza del tuo corpo e ti aiuterà all’ ascolto dei cambiamenti che potrebbero esserci: ad esempio, dal sentirti più dritto o più leggero quando ti alzerai dal futon a sentirti più energico anche nei giorni successivi al trattamento.

Non da ultimo è curioso porre l’attenzione anche ad uno dei primi gesti dell’operatore nei confronti del ricevente: appoggiare il proprio palmo della mano.  Il centro interno del braccio e anche al centro del palmo della mano è percorso dal meridiano di Ministro del Cuore,  che tra le sue funzioni, ha quello diffondere il volere del Cuore.  Dal  punto di vista simbolico, è come se l’operatore sia nel contatto che creerà che nell’esecuzione del trattamento seguisse anche il sentire del proprio cuore e dello Shen.