E’ stato durante un corso di approfondimento di Shiatsu che ho assistito alla presentazione della Riflessoterapia al Piede con il metodo registrato di Hanne Marquardt. Mi sono bastate un paio di giornate per restare impressionato da questa tecnica. Anche grazie ad una persona meravigliosa come Maria Kaserer, insegnante della scuola ufficiale che ha lavorato a stretto contatto per anni con la Marquardt in persona.
In parole povere
Il concetto di base è molto semplice: il nostro corpo dalla testa alle anche ha un suo riflesso (quasi) completo sui piedi. Ogni singolo organo ed apparato può essere stimolato e trattato toccando con adeguate pressioni il suo punto riflesso sul piede. Gli stimoli inducono il corpo a riequilibrarsi e, come nello Shiatsu, il riequilibrio porta ad un benessere più diffuso e profondo. Solitamente porta a sedare dolori e sciogliere tensioni. In moltissimi casi la Riflessoterapia è risultata essere un ottimo coadiuvante al percorso di guarigione.
Questo metodo è stato sviluppato in Germania nel secolo scorso sotto stretto controllo medico, ed in molte cliniche fa parte dei trattamenti consigliati a supporto del recupero dei pazienti ricoverati e non solo. Fonda le sue basi però su pratiche molto più antiche, basti pensare che le prime testimonianze di trattamenti ai piedi risalgono all’antico Egitto, e ci sono tracce in moltissime culture successive tra medio oriente ed Europa.
Il trattamento si riceve sdraiati su di un normale lettino da massaggi. A piedi nudi. L’area di intervento è limitata solo a quest’ultimi (pianta, dorso e lati) e, al bisogno, ad una fascia appena al di sopra della caviglia. Ma nulla più. Risulta quindi meno “invadente” di altri tipi di trattamenti, massaggi e più discreto. Ma ugualmente efficace. Intervenire solo sui piedi rende questa disciplina accessibile anche a chi fosse in difficoltà ad assumere alcune posizioni per via di traumi, allettamento, o anche indisposizione ad altro tipo di trattamento sul corpo.
Maggiori informazioni in merito
La pressione, ben calibrata, e solitamente lieve e non provoca dolori. Anche se potrebbero trovarsi punti un po’ più sensibili di altri. Quindi potenzialmente fastidiosi, a cui l’operatore preparato saprà far fronte. La sensazione che si riceve da un trattamento è di un profondo ed immediato rilassamento generale, se non si ha mai provato una disciplina simile è frequente restare stupiti del livello di pace che è possibile raggiungere. Con i ritmi del corpo, quindi senza fretta ma in profondità, giorno per giorno, si avvertiranno gli effetti più duraturi, i dolori calmarsi, i disturbi abbassarsi d’intensità.
Un aspetto molto comodo di questa disciplina è che ciascuno di noi mediamente riesce ad arrivare comodamente ai propri piedi, quindi è possibile trattarsi da soli! Un operatore, al bisogno, può consigliare alcuni punti da trattare in autonomia con maggiore frequenza, in aggiunta ai trattamenti periodici programmati. La Riflessoterapia al piede, metodo Hanne Marquardt®, è una disciplina poco nota, ma estremamente efficace e discreta, assolutamente da provare!